La quiete dopo la tempesta
Sono le due di notte ed è appena finito un forte temporale. Un vento che sembrava potesse portare via tutta la tenda, i tuoni così forti da fare tremare il cuore. E poi i fulmini… la mia piccola tenda bianca si illumina come una lampadina.
Chiusa nel sacco a pelo come una mummia, sento intorno a me l’imponenza della natura.
E ne ho timore.
La tenda continua a scuotersi violentemente mossa dalle raffiche di vento, la pioggia picchia forte.
I pensieri si rincorrono e non trovano pace. Così va avanti per un’ora. Finché, quasi all’improvviso, il temporale si allontana e tutto torna a tacere. Si sente solo il fruscio del fiume scorrere poco più in là, un soffio leggerissimo di vento… e qualcuno che russa nelle tende accanto! Hanno davvero dormito lo stesso? O sono già riusciti a riprendere sonno?
Io non ci riesco proprio. E come ho sempre fatto da quando ero piccola, se non riesco a dormire mi affaccio fuori e guardo il cielo.
Con immensa sorpresa mi accoglie un mare di stelle. Solo un piccolo pennacchio di nuvole lambisce le montagne di fronte al campeggio. La quiete dopo la tempesta… E guardando questo infinito torna la pace anche in me.